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martedì 23 luglio 2019

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domenica 5 maggio 2019

L'analisi del Gp dell'Azerbaijan 2019





LE SIMULAZIONI DEL VENERDI'

Durante il venerdì Ferrari e Mercedes hanno puntato a differenziare le simulazioni provando sia la Soft che la Media. Dai dati che sono emersi, le mescole non avevano un alto degrado. La rossa girava in media 0.3s più veloce della gialla, ma aveva un degrado lineare di 0,05s/giro, rispetto ai 0,03s/giro della Media.
Fin da subito la Mercedes è sembrato molto forte sul passo gara, soprattutto con Hamilton, ma meno sul passo di qualifica. Il team ha poi effettuato alcune modifiche al pacchetto aerodinamico e gli strateghi Mercedes hanno gestito alla perfezione la strategia di qualifica.
Le chiavi di strategia per la gara si sono dimostrate essere soprattutto il passo gara 'puro' e la reattività ad eventuali eventi in pista. Un tracciato che permette i sorpassi e non quindi non limita rigidamente il numero di pit stop.




LA STRATEGIA DI GARA

UN VELOCE RIASSUNTO DELLA GARA

Bottas scatta dalla pole e mantiene la leadership davanti a Hamilton. Vettel ha mantenuto stabile la sua terza posizione insediata da Verstappen. Partito dietro, Leclerc ha puntato sulla gomma media sperando invano in una Safety Car.

IL PRIMO STINT



PERCHE' LECLERC HA RITARDATO IL PIT STOP?
Il monegasco è rimasto fuori a lungo poichè montava la gomma media, e non la soft, e doveva cercare di allungare il più possibile la vita di questa mescola, così da rimanere sulla strategia ad un'unica sosta, come gli avversari, che avevano già pittato e ora stavano gestendo la gomma per arrivare a fine gara. Si parla di Hamilton, Bottas e Vettel che durante il loro stint hanno dovuto alzare i tempi in alcuni frangenti per non degradare troppo la gomma. Inoltre, tenendo conto del fatto che a Baku c'è un'alta probabilità di uscita della Safety Car o della Virtual Safety Car, rimanere fuori più a lungo, mantenendo aperta la cosiddetta 'safet car window' sugli avversari, ci sarebbe potuta essere l'occasione per pittare e tornare fuori davanti ad alcune macchine. Proprio per questo i Mercedes hanno cercato di spingere nella prima parte di gara, così da chiudere quella finestra di pit stop. (guardare il grafico della passo gara relativo al primo stint)


PERCHE' SI E' VISTO IL GRAINING?
Sulla maggior parte della vetture si è visto il graining all'anteriore, tipo di consumo del pneumatico che è stato in parte contenuto o pulito da alcuni piloti. Il graining si è formato sul finire della vita della gomma, non prima. Il graining è stato sicuramente influenzato dal cambiamento di temperatura tra il venerdì e la domenica, ma non solo. Mentre il degrado aumenta sulla gomma, va assottigliandosi anche quello strato puramente deformabile della mescola. Diminuendo questo strato, diminuisce anche l'energia che si sviluppa sulla gomma e ciò porta ad un abbassamento della temperatura. Se poi aggiungiamo anche molti problemi nel scaldare l'asse anteriore, dovuti alla natura del tracciato, allora ci sarà un'alta probabilità che si generi del graining.


Il passo gara con il calcolo dell'effetto peso - Notare come Hamilton abbia alzato decisamente i tempi sul finire dello stint. Bottas più altalenante. 
L'evoluzione del degrado - Tempi sul giro molto altalenanti. Nel momento in cui la gomma si trovava nella giusta finestra, questa funzionava bene, ma ciò non accadeva molto facilmente a causa della delicatezza della gomma Soft


IL SECONDO STINT

PERCHE' I PASSI GARA SONO STATI ALTALENANTI?
I passi gara, come si può anche vedere dai grafici, sono stati altalenanti per più motivi diversi. Innanzitutto, la performance della gomma, in questa gara soprattutto, è stata legata fondamentalmente alla temperatura della mescola, molto difficile da mantenere nella giusta finestra a causa dei lunghi rettilinei in cui la gomma si raffredda.

SI SAREBBE POTUTO PENSARE AD UNA STRATEGIA A DUE STOP?
Sicuramente si. Molto probabilmente, nel caso di una Safety Car nell'ultima parte di gara, tutti i team avrebbero pensato ad una sosta aggiuntiva per non avere difficoltà nell'arrivare in fondo. Probabilmente, il pit di una vettura, che magari aveva margine per effettuare un pit stop a 'gratis', avrebbe scatenato altri stop di piloti davanti che si trovavano quindi nelle condizioni di pittare e tornare fuori senza posizioni (si parla principalmente di Ferrari, Mercedes e RedBull).

PERCHE' LA GOMMA ROSSA NON FUNZIONAVA? E PERCHE' LA MEDIA ERA COSI PERFORMANTE?
Per il gran premio di Baku sono state portate in pista dalla Pirelli le gomme C2, C3 e C4. La C3, ossia la Media, ha una finestra ampia, di 30°C, e va dai 105°C ai 135°C. La soft, invece, ha sempre una finestra di 30°C, ma più bassa. Infatti, la finestra parte da 90°C per arrivare a 120°C.
Perciò il compound più morbido, possedendo una finestra più 'bassa' è stata più difficile da gestire. In alcuni punti del tracciato, infatti, l'energia prodotta è bassa mentre in altri punti è più alta. La gomma Media, per via della sua specifica finestra, dovrebbe quindi essersi adattata meglio e durante il giro risultava stare per più tempo nella giusta finestra, al contrario della Soft.

Le finestre di lavoro delle gomme 2019


Passo gara con il calcolo dell'effetto peso - Si nota chiaramente come i team non abbiano mantenuto piuttosto costanti i tempi così da gestire la gomma fino al traguardo
L'evoluzione del degrado


LA GARA

Passo gara pilota per pilota con la correzione dell'effetto peso - Linee quasi orizzontali

Virtual Driver - Si nota come Leclerc abbia perso tantissimo 'race time' sul finire della gara. Nella parte iniziale ha invece tenuto un buon passo in linea con il passo medio dei suoi avversari. 

Il Passo Gara Tradizionale senza la correzione dell'effetto peso
L'evoluzione del degrado giro per giro.