F1blogtech

F1blogtech

sabato 29 marzo 2014

L'analisi delle qualifiche del GP di Sepang

Ormai è chiaro , la regina incontrastata delle qualifiche è lei la Mercedes W05 che porta a casa la seconda pole position stagionale . 
In qualsiasi situazione la Mercedes è la vettura migliore , se con l'asciutto stacca tutti per il suo vantaggio in termini di potenza massima offerta dalla PU , sul bagnato lo fa per la sua ottima erogazione della coppia motrice e per la sua aereodinamica molto carica .
Anche Red Bull ha queste caratteristiche (trazione e carico aereodinamico ) , ma quello che gli manca sono i cavalli .Mettiamo allora a confronto la prestazione di Hamilton e di Vettel .
Nel primo settore formato da un grande doppio tornante in cui serve trazione e una lunga curva in cui serve carico il tempo di Hamilton è di 28.8 mentre quello di Vettel è di 29.2 .Ben 4 decimi di differenza che fanno capire quanto equilibrata sia l'erogazione di coppia della Mercedes oltre al fatto che grazie alla cavalleria in piu' la velocità massima di Hamilton è di 9 km/h maggiore a quella di Vettel . 
Nel secondo settore formato da lunge curve in sequenza dove serve tanto carico invece i valori si avvicinano con solo un decimo di divario fra i due . Nel terzo settore invece formato da due lunghe curve da carico , i due rettilinei e un tornante invece è Vettel a rifilare due decimi ad Hamilton . E questo è un fatto molto interessante perchè nonostante il lungo rettilineo la differenza di velocità fra i due è di solo 6 km/h , ma non stiamo parlando del rilevamento della speed trap che si trova piu' avanti dove il distacco è di 12 km/h . E questo vantaggio di Vettel nel terzo settore può essere attribuito soprattutto al grande carico generato dalla Red Bull che è riuscita a dare il meglio di se nella luga curva da carico e nella frenata della curva che inserisce nel rettilineo , dove è difficile trovare il punto di corda . Al traguardo il distacco è quindi di 55 millesimi , ma crediamo che questa grande vicinanza fra i due sia da attribuire soprattutto al fattore pioggia , perchè il vantaggio della Mercedes sull'asciutto è molto piu' ampio e la Red Bull si è riuscita ad avvicinare solo per il carico molto piu' importante sul bagnato rispetto alla potenza pura. Dietro le Mercedes e la Red Bull troviamo Fernando Alonso che è riuscito a sfuttare il fattore pioggia a suo favore , ma che soprattutto si trova fra le mani una F14-T molto piu' in palla che secondo dei rumors riesce finalmente ad utilizzare tutta la potenza del sistema ERS , ma che non riesce ancora gestire bene tutta la coppia motrice .Piu' indietro le due Mclaren che dopo la grande prestazione di Melbourne hanno portato molto componenti nuovi che non hanno funzionato molto bene , ma soprattutto hanno sofferto perchè viaggiano con un carico aereodinamicamico basso  . Si inseriscono nella top ten anche la Toro Rosso e la Force India , che hanno saputo sfuttare bene la variabile pioggia . Fuori dal Q3 invece le due Williams che soffrono il bagnato perchè viaggiano molto scariche aereodinamicamenre e a conferma di questo le due monoposto si sono piazzate i cima alla classifica della speed trap con 305 km/h di velocità massima , ben 16,5 km/h in piu' della Red Bull di Vettel . Per il momento non vi forniamo ancora un'analisi completa , che pubblicheremo piu' avanti perchè sarà realizzata con dei grafici in cui metteremo a confronto le prestazioni di tutte le vetture nella Q3 .

venerdì 28 marzo 2014

GP Malesia: prove libere 2

Dieci vetture in sette decimi, questi i risultati della seconda sessione di prove libere. Il miglior tempo è di Rosberg su Mercedes (1.39.909), seguito da Raikkonen a soli 33 millesimi di distacco. Terzo Vettel che dimostra di avere una buona vettura sul giro secco (1.39.970).
Quarta posizione per Hamilton seguito da Alonso Massa e Ricciardo. La prima McLaren si trova solamente in ottava posizione con Button seguito da Bottas e Hulkenberg. Fuori dalla top ten Vergne e Magnussen. Ancora male le Lotus, Grosjean accusa problemi al cambio e Maldonado non ha girato per i guai alla power-unit riscontrati nella prima sessione. Nella simulazione gara la Mercedes si dimostra ancora in vantaggio anche se non come in Australia. Bene anche la Ferrari con un buon ritmo. Mentre la RedBull ha avuto qualche problema di blistering sulle gomme posteriori con Vettel. Per quanto riguarda Pirelli la gomma Medium (la più morbida in Malesia) ha evidenziato un gap minore del previsto dalla Hard (circa sette decimi di secondo).
Da segnalare un consumo anomalo delle gomme per molti piloti, quindi in gara bisognerà stare attenti al degrado.


Cristian Ceruti
Twitter: @F1_Italia

GP Malesia prove libere 1

La prima sessione di prove libere si chiude nel segno di Hamilton su Mercedes, (1:40:691). Dietro di lui a poco più di un decimo si posiziona Raikkonen su Ferrari che riesce a mettersi alle spalle Nico Rosberg su Mercedes. In quarta e quinta posizione si trovano le McLaren con Button e Magnussen, il danese ha perso quasi un'ora  ai box per dei problemi riscontrati sulla power-unit Mercedes. In sesta posizione Vergne su ToroRosso che precede una deludente RedBull che completa solo nove giri con Vettel. Ottavo chiude Hulkenberg davanti alle Williams di Massa e Bottas. Alonso solo undicesimo che non si è trovato a suo agio con la Ferrari ed è stato vittima di un testacoda nel giro veloce. Dodicesimo tempo per Riciardo. Per la pista scivolosa si registrano anche i testacoda di Sutil Marcus e Ericsson. Male le Lotus di Grosjean e Maldonado che hanno riscontrato molti problemi tecnici che non hanno permesso i piloti di girare molto.


Cristian Ceruti

Twitter @F1_Italia

venerdì 14 marzo 2014

Analizziamo il perchè della ripresa della Red Bull

Dopo i test prestagionali era emersa una Red Bull con serissimi problemi di affidabiltà , la PU si surriscaldava , l'ERS non funzionava e il sistema Brake by wire non funzionava a dovere . Tutta questa serie di problemi aveva portato il team a percorrere pochissimi Km , e questo vuol dire non poter provare soluzioni nuove , testare i vari componenti ed assetti . Alla vigilia del Gp di Australia tutti si aspettavano una Red Bull in serissime difficoltà , tanto che si ipotizzava che un buon risultato per loro sarebbe stato poter arrivare al traguardo . Ora dopo le prime due sessioni di prove libere c'è chi auspica già un possibile podio . Ma quali sono i segreti di questo incredibile aumento di prestazioni ? Beh dopo i test i moltissimi dicevano che i problemi della RB erano solo di surriscaldamento e che a Melbourne sarebbe arrivata una Red Bull completamente aperta al posteriore per ovviare a questi problemi . In realtà se fosse stato così semplice il nuovo cofano sarebbe arrivato già in Bahrain . I veri problemi della Red Bull si celavano molto piu' all'interno , sembra che la paggior parte dei problemi fossero dati dal software che gestisce tutte le parti elettriche della vettura e che questo avesse diversi bug . Dopo i test i tecnici Renault aiutati da quelli Red Bull hanno lavorato 24 ore su 24 per risolvere questi bug del software , e pare che ci siano riusciti , non a caso la macchina non si ferma piu' e l'ERS lavora a dovere .Per quanto riguarda i problemi con il sistema Brake by wire , la Red Bull ha deciso di non correre rischi facendosi fornire l'intero sistema dalla cuginetta Toro Rosso (la quale sembra aver sviluppato un'ottimo sistema) in attesa di riprogettare il proprio . Una volta risolti questi problemi la Red Bull ha potuto sfoggiare tutto il suo potenziale cioè un'aereodinamica perfetta , trazione meccanica ottima e un comportamento in ingresso e percorrenza curva davvero eccezzionale . Di questi fattori se ne era già parlato dopo i test difatti quando la vettura riusciva a girare gli addetti ai lavori avevano parlato di un comportamento in pista eccezzionale . Quindi la Red Bull è per tutti i sensi una candidata al titolo mondiale perchè nel momento in cui riusciranno a spremere al limite la PU Renault e a eliminare ogni diffetto di affidabilità (ovviamente in due settimane non possono risolverli tutti , e bisogna ancora vedere se riusciranno a completare l'intera distanza gara ) avrà ben pochi concorrenti .La Red Bull in Australia ha portato dei nuovi sfoghi d'aria leggermente allargati , un nuovo pilone di sostegno per l'ala posteriore e due diverse ali anteriori , confermato anche il Monkey Seat provato in Bahrain posto sotto allo scarico per aumentare l'effetto upwash .Sono state applicate anche delle piccole aperture sulla paratia dell'ala posteriore per aumentare l'effetto upwash ed e sono stati cambiati i profili del diffusore . Molto interessante che Newey abbia deciso di inglobare la telecamerina anteriore obbligatoria dentro al muso proprio davanti allo sfogo dell'S-duct in modo da gestire al meglio i flussi .
Qui di seguito vi proponiamo delle foto con tutte le novità portate dalla RB e delle foto in cui si vede la monoposto a nudo , in cui si possono notare i radiatori quasi orrizzontali , il fondo ricoperto di materiale che scherma il calore e l'uscita del tubo di scarico rialzata .

mercoledì 12 marzo 2014

La Ferrari usa la doppietta elettrica per ridurre i consumi

Sin dai primi test prestagionali in Bahrain la Ferrari aveva stupito per la sua silenziosità in fase di frenata , al riguardo si erano sparsi diversi rumors ma tutti sebravano privi di fondamento . Finalmente pochi giorni fa il settimanale Autosprint ha rivelato il segreto della Ferrari , cioè l'uso si una sorta di doppietta elettrica . Praticamente con i cambi sequenziali di F1 non si puo' passare ad esempio dalla quarta alla seconda , ma bisogna passare per ogni marcia e ogni volta che si scala di una marcia il motore sale su di giri e avviene quella che gli appassionati chiamano "doppietta" .Ovviamente ogni volta che il motore sale su di giri viene sprecato del carburante e visto che quest'anno uno temi principali sarà appunto il risparmio di carburante la Ferrari ha ideato un modo per evitare questo spreco di carburante . In pratica invece di far alzare i giri al motore termico ci pensa l' MGU-K , che prende energia dalle batterie e fa alzare i giri del motore . Ovviamente questo sistema così estremo comporta un perfetto settaggio dell'elettronica che deve lavorare a regola d'arte perchè il tutto avvenga . L' adozione di un sistema così estremo fa intuire che alla Ferrari il consumo di carburante è veramente un problema serio , argomento di cui si era parlato già da quando la PU della squadra italiana girava al banco . Vedremo poi se questa soluzione permetterà alla Ferrari di finire il Gran Premio .

domenica 9 marzo 2014

Come funzionano le nuove PU di F1

Quella che affronterà la F1 quest'anno è forse una delle piu' grandi rivoluzioni tecniche che la F1 ha mai affrontato con il passaggio dai V8 aspirati ai nuovi V6 turbo  , ma andiamo ad analizzare nel dettaglio il funzionamento delle nuove Power Unit , non piu' semplici motori , ma bensì un complesso sistema formato da il V6 turbo , l'MGU-H , l' MGU-K e il pacco batterie .
L'MGU-K è semplicemete un Kers dalla potenza doppia rispetto all' altro anno , collegato direttamente alla trasmissione e che in fase di frenata lavora come una dinamo generando energia invece di assorbirla , energia che va a caricare l'accumulatore da 4 Megajoule . Questa energia potrà essere poi usata come un boost aggiuntivo di 160 cv per 33 secondi a giro ,  in fase di accelerazione e di sorpasso.L' MGU-H è invece un motore elettrico fissato direttamente sull' asse del turbo che svolge sia funzione di ricarica , sia funzione di boost . È dotato di una potenza di 120 cv e la sua funzione è quella di evitare il turbolag , cioè il ritardo della risposta del turbo innalzando in maniera quasi istantanea i giri della girante del turbo . Svolge invece funzione di ricarica delle batterie in rettilineo quando il turbo lavora a pieno regime recuperando energia dai gas che circolano nel turbo . Entrambi i sistemi operano in automatico e non sono piu' gestiti dal pilota , che deve semplicemente scegliere fra diverse configurazioni già regolate sul tipo di tracciato . Ad esempio in certe fasi di gara serviranno mappature di erogazione dell' energia piu' aggressive , mentre in altre bisognerà risparmiare energia , tutto il funzionamento dei sistemi elettrici è gestito dalla centralina unica Mes . Analizziamo quindi il comportamento della PU su un circuito tipo .
Frenata : l' MGU-K precupera l'energia cinetica che si genera in frenata ricaricando le batterie .
Uscita di curva : l' MGU-H prende energia dalle batterie e agendo direttamente sulla girante del turbo fa in modo che non ci siano ritardi nella risposta di esso e che da subito sia disponibile tutta la coppia.
Sorpasso : l'MGU-K agisce da boost per cercare di guadagnare velocità sull' avversario e superarlo , mentre l'MGU-H ricarica le batterie tramite i gas che fanno girare la girante del turbo che intanto sta lavorando a pieno regime .
Accelerazione : nel caso che le batterie non abbiano abbastanza carica residua e si necessiti di un boost , l'MGU-H invece di ricaricare le batterie può fornire direttamente l'energia all'MGU-K .
È quindi semplice capire perchè le squadre abbiano così tanti problemi nel far interagire tutti i vari componenti della PU  che devono lavorare tutti a braccietto . E oltre a i problemi di interazione dei vari componenti bisogna pensare al raffreddamento ormai fondamentale soprattutto con così tanta elettronica e ai consumi limitati quest'anno, con soli 100 kg di carburante disponibili nell'arco di un intero GP .Un esempio per far capire le sollecitazioni che questi nuovi motori turbo sopportano , e'  pensare che al loro regime massimo di 15.000 giri/minuto ( che è tantissimo per un motore del genere ) i pistoni viaggiano a oltre 90 km/h nei cilindri e questo è solo uno dei tanti dati impressionanti che contraddistinguono questi nuovi motori turbo , che non vanno classificati come noiosi o poco potenti , basti pensare che se spemuti al massimo raggiungono quote di potenza oltre gli 800 cv , molto di piu' dei vecchi V8 aspirati .

Brake-by-wire

Da quest'anno i team utilizzeranno il  brake-by-wire, si tratta del Sistema di Controllo della frenata posteriore.
Serve ad aiutare i piloti in fase di frenata nel momento che la MGU-K (ex KERS) va in modalità ricarica. In pratica durante la frenata la MGU-K recupera energia (fino a 4MJ) dall'albero motore e aggiunge una forza frenante alla vettura. Per il pilota diventerebbe difficile guidare in queste situazioni perché la MGU-K non recupera l'energia ad ogni frenata, ma solo quando deve ricaricarsi. Quindi le forze frenanti cambierebbero ogni volta creando una situazione di pericolo ed instabilità della monoposto.



Vediamo nel dettaglio come funziona.
-MGU-K ATTIVA,  il sistema diminuirà  la frenata impressa dal pilota per compensare quella aggiuntiva della MGU-K
-MGU-K DISATTIVA: il sistema non interverrà e la frenata sarà quella impressa dal pilota.
Il pilota non dovrà toccare nessun "manettino" perché il sistema farà tutto da solo.
Ovviamente essendo un dispositivo elettronico, la FIA ha imposto come misura di sicurezza che sia collegato a un cilindro idraulico che crei una pressione frenante anche in caso che il dispositivo non dovesse funzionare.
L'intero sistema passerà attraverso la centralina ECU determinata dalla FIA.
Ceruti Cristian
Twitter: @F1_Italia

mercoledì 5 marzo 2014

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE



nuovo anno, nuovi motori turbo e nuove regole, come arriveranno i team all'appuntamento del
primo GP del 2014?
Cerchiamo di fare il punto della situazione.
In questi giorni di test abbiamo visto  tutti i team allo studio di queste nuove monoposto e quasi tutti alle prese con problemi di affidabilità. Andiamo ad analizzarli uno alla volta.

-Mercedes (Mercedes): è il team che ha percorso più chilometri (4733 km) e hanno dimostrato di avere una vettura affidabile e veloce fin dall’inizio, salvo problemi al cambio. Basti pensare che con Hamilton hanno ottenuto il secondo miglior tempo dei test effettuati in Barhain.

-Ferrari (Ferrari): terzi nella “classifica” chilometri percorsi (4268 km), vettura affidabile ma non ancora al 100% sulla messa a punto. Anche loro alle prese con problemi riguardanti l’interazione tra motore termico ed elettrico. Alonso ha ottenuto il quinto miglior tempo a un secondo da Massa (Williams), ma con la velocità di punta maggiore.

-RedBull (Renault): Un vero e proprio calvario per il team quattro volte campione del mondo, grossi problemi di affidabilità, vedi surriscaldamento e interazione tra i vari componenti della PU con colpe da attribuire sia a loro sia alla Renault. Pensare che hanno percorso solo 1621 km. Sicuramente nei pochi giri visti la vettura sembrava ben bilanciata ed estrema, quindi mai sottovalutarli. Ma in Australia rischiano la debacle

-Williams (Mercedes): dopo un 2013 disastroso hanno messo in pista una vettura apparentemente competitiva. Secondi nella classifica “chilometri percorsi” (4646 km) e primi con Massa sul giro secco. Con pochi problemi di affidabilità si presenteranno in Australia tra i favoriti.

-Lotus (Renault): come tutti i motorizzati Renault hanno incontrato tanti problemi di surriscaldamento e hanno percorso solo 1218 km. Sicuramente arriveranno in Australia con grosse difficoltà, ma si spera riescano a risolverle il prima possibile.

-McLaren (Mercedes): anche il team inglese come la Williams deve riprendersi da un 2013 disastroso, in questi test hanno dimostrato di avere una buona vettura ma ancora fragile.  Hanno avuto qualche problema di troppo che li ha costretti a passare tanto tempo ai box ma nonostante tutto hanno percorso 3953 km con l’undicesimo tempo sul giro secco.

-ToroRosso (Renault): anche loro come le altre vetture motorizzate Renault si sono trovati in grossa difficoltà con l’affidabilità, solo 2331 km percorsi in questi test. Troppo pochi per provare i componenti nuovi e con il rischio di arrivare in Australia impreparati.

-Sauber (Ferrari): hanno percorso tanti chilometri (3837 km) ma nonostante tutto non sembrano all’altezza delle “big” in quanto a prestazioni sul giro. Bisogna vedere in Australia, ma con una buona affidabilità possono fare bene.

-Force India (Mercedes): altro team motorizzato Mercedes e guarda caso ha ottenuto il sesto miglior tempo in questi test. La Force India sembra essere partita con il piede giusto. Hanno coperto una distanza di 3774 km e anche per loro qualche problema di gioventù, ma hanno buone possibilità per fare bene a Melbourne.

-Caterham (Renault): hanno girato più lenti di una GP2, ma è l’unico team motorizzato Renault che è stato in grado di coprire 3141 km. In questo momento potrebbero andare a punti solamente grazie ai ritiri altrui

-Marussia (Ferrari):  solo 1598 km per loro, ma il quattordicesimo tempo sul giro secco può dare morale a un team abituato a lottare nelle ultime posizioni con la Caterham. C’è da dire che con così pochi giri effettuati l’affidabilità rimane un punto debole.

Ceruti Cristian

Twitter: @F1_Italia

martedì 4 marzo 2014

L'analisi tecnica dell'ultima sessione di test prestagionali in Bahrain

Si sono conclusi domenica i test prestagionali di quella che si annuncia una delle stagioni piu' interessanti di sempre dal punto di vista tecnico. Le squadre hanno continuato a macinare km (chi piu' chi meno ) , a testare l'affidabilita delle proprie vetture e hanno portato i primi aggiornamenti tecnici importanti in vista di Melbourne . Incominciamo dalla Mercedes che al momento sembra essere la monoposto che cogniuga meglio i due fattori che saranno piu' importanti in questa stagione cioe' affidabilità e velocità . Molte sono state le novità introdotte nella seconda sessione di test in Barhain a partire da un nuovo splitter che presenta dei convogliatori ai suoi lati e un t-tray di sostegno , un nuovo diffusore con due piccoli profili centrali,  dei deviatori di flusso a ponte sulle pance , un nuovo fondo con due derive verticali vicino alle ruote posteriori e con un convogliatore aggiuntivo nella parte anteriore , nuovi sfoghi d'aria al lato dell' abitacolo , delle pinnette aggiuntive all'interno delle ruote posteriori e dei nuovi convogliatori di flusso davanti alle pance che si presentano divisi in tre profili . Sono state provate due versioni del cofano posteriore una molto piu' ampia in stile Red Bull 2013 e una piu' stretta che avvolge lo scarico , per finire nell' ultimo giorno e' stata aggiunta una nuova presa d' aria sul cofano motore , dietro all'airscope simile a quella che c'era sulla F138 l'altro anno. La Ferrari ha finalmente portato le prime novità tecniche a cominciare da una nuova ala anteriore piu' curata con un mainplane che presenta un numero maggiore di soffiature ed un' upper flap uguale a quello che c'era sulla F138 . È stata introdotta una nuova ala posteriore dotata di un nolder aggiuntivo e con delle nuove paratie , sono state cambiate le pinnette ai lati delle ruote posteriori ed è stata aggiunta una piccola aletta dietro l'airscope la cui funzione dovrebbe essere quella di migliorare il flusso in arrivo verso l'ala posteriore . Per finire come alla Mercedes sono state provate due confiugurazioni del cofano motore , tra cui la piu' bombata che comprende anche nuove pancie piu' grosse nella parte posteriore ed una griglia sul bordo del cofano per smaltire il calore . Passiamo ora alla Williams che piu' che per le novità tecniche si è distinta per affidabilità e velocità . Infatti durante i test sono stati soltanto aggiunti degli sfoghi d'aria a monte delle pance utili anche ad evitare il distacco della vena fluida , ed in una sola giornata sono stati provati un cofano motore piu' bombato simile a quello delle altre monoposto ed una nuova ala anteriore con una forma piu' "squadrata" in cui gli upper flap non erano piu' incurvati . Poche modifiche anche per Mclaren che ha prvato una nuova ala anteriore con un' upper flap modificato e un profilo aggiuntivo sulle paratie di essa . Dopo aver testato piu' versioni del cofano posteriore con branchie e nolder , alla fine si e' optato per una versione standard priva di questi particolari . Toro Rosso ha introdotto un nuovo muso anteriore che sembra essere piu' un' estremizzazione di quello precedente , si e' infatti cercato di aumentare la portata d'aria al di sotto di esso allungandone il becco ed è stato scavato nella sua parte superiore . È stato completamente modificato il cofano posteriore che ora presenta degli sfoghi laterali bassi simili alla cuginetta Red Bull . Lotus ha modificato le pance della sua E22 ampliando le prese d'aria e " gonfiandole " un pò nella loro parte centrale per cercare di evitare i problemi di surriscaldamento della PU , da segnalare anche l'introduzione di un piccolo nolder sull'ala posteriore . Concludiamo con la Red Bull che di nuovo aveva solo un monkey seat molto particolare perchè montato sul cofano motore e posto al di sotto dello scarico in modo da aumentare l'effetto upwash ed interagire con l'estrazione d'aria del diffusore .Nessuna novità per Sauber ma solo una piccola curiosità trapelata da una foto in cui si vede la vettura con le pance smontate , cioè che sulla C33 i radiatori sono posti in posizione verticale come sulla Lotus E22 . Nessun aggiornamento per Force India , Catheram e Marussia .
( qui di seguito la gallery tecnica )