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domenica 18 ottobre 2015

L'analisi prestazionale del GP di Russia



 SEMPRE E COMUNQUE DAVANTI A TUTTI ....


Perché anche quando si corre senza aver potuto provare a sufficienza e quindi senza informazioni sugli assetti, su una pista poco gommata e battezzata solo l'anno scorso loro sono sempre davanti a tutti.
E come l'anno scorso la Mercedes ha quindi potuto festeggiare il titolo costruttori in largo anticipo, grazie anche ad un regalino da parte di Raikkonen... 
Una netta superiorità non solo in pista ma anche in fabbrica grazie alle sofisticate ma sopratutto costose apparecchiature che permettono di preparare gli assetti già a casa dando un vantaggio non poco evidente.
Questo dominio non ci ha però negato di assistere ad un gran premio decisamente ricco di spettacolo alla faccia di chi tanto critica il circuito russo. 
Ma andiamo ora ad analizzare l'interessante quadro tecnico emerso durante le qualifiche. 


Prima di tutto diamo un'occhiata al grafico in cui vengono riportati i distacchi percentuali nelle prove del mondiale disputate fino ad ora. Rispetto al Giappone notiamo un buon passo avanti da parte della Ferrari, che è riuscita mantenere un gap abbastanza contenuto in dei circuiti non troppo favorevoli alla rossa. Inoltre è importante notare gli evidenti miglioramenti rispetto a metà stagione, che emergono chiaramente tra il confronto Silverstone/Suzuka, due circuiti dal layout davvero molto simile. 



Sochi è un circuito molto veloce in cui si predilige un livello medio/alto di carico aerodinamico. Infatti abbiamo un primo settore molto veloce in cui è fondamentale l'efficienza aerodinamica in rettilineo, un secondo settore più guidato ma pur sempre veloce e in cui serve carico, per poi concludere con un terzo settore caratterizzato da una successione di curve a 90 gradi in cui serve tanta motricità. 
E questo grafico, in cui vengono messe a confronto le velocità alla speed trap con il risultato del Q3, ci da conferma di quanto appena detto. Infatti solo chi è riuscito a trovare la giusta efficienza aerodinamica è risultato davvero competitivo. Non a caso fra le ultime posizioni della top ten troviamo due auto agli antipodi come Lotus e Red Bull. 
Interessante anche notare il confronto fra compagni di squadra, che ci conferma come alla fin fine un po' di carico in più sia in realtà positivo ai fini della prestazione, ma anche un'altro particolare molto importante ovvero quanto si sia fatto sentire sulle graduatorie velocistiche il cambio di PU per i motorizzati Mercedes.

E per non dimenticarci mai del fattore pilota facciamo anche richiamo al grafico i cui viene messo a confronto il tempo stabilito nel Q3 contro quello ideale dato dalla somma dei migliori settori, da cui emerge come nessuno dei piloti presi in considerazione sia riuscito a fare il giro perfetto nel momento più importante della qualifica. 




Passando all'analisi dei settori sono emersi diversi elementi interessanti da analizzare anche se alla fin fine niente di di inaspettato.  

Per prima cosa possiamo notare un dominio assoluto della Mercedes in ogni settore a conferma della superiorità globale della W05, ma in particolare la vera batosta rispetto ai "rivali" è arrivata nel terzo settore quello dove contano gli sforzi di trazione. 
In particolare è interessante notare come proprio in questo settore Rosberg sia riuscito a fare la differenza anche rispetto ad Hamilton, probabilmente a causa di una migliore scelta di assetto da parte del tedesco, che gli ha permesso di godere della massima motricità in uscita dalle curve a stretto raggio. 

Nella sfida Ferrari/Williams notiamo come l'ottima performance di Bottas sia scaturita grazie alle ormai ampiamente conosciute ed analizzate doti velocistiche della FW37 che gli hanno permesso ottime performance non solo nel primo, ma anche nel secondo settore. Un dettaglio probabilmente spiegabile grazie al buon bilancio aerodinamico (rapporto tra il carico all'anteriore e il carico globale) della Williams, già emerso in precedenti appuntamenti del mondiale, che permette di avere una vettura molto composta nelle curve a più ampio raggio ("la vettura più veloce in curva ha sempre un pò di sottosterzo" l'ingegnere docet) . 
Nel terzo settore è invece riemersa la Ferrari con entrambe le vetture grazie agli ottimi sforzi di trazione della SF15-T, ma anche per le difficoltà della Williams causate dalla sospensione anteriore che si ripercuotono anche sulla guidabilita e sulla motricità ( ANTIDIVE WILLIAMS ). 

Sempre in ambito Ferrari è importante segnalare la differenziazione di set-up fra i due piloti con Raikkonen che ha puntato su un assetto più scarico rispetto al compagno, rivelatosi però controproducente, La differenza si è fatta in particolare sentire nel secondo settore, quello appunto con le curve a più ampio raggio. 
Sempre a proposito di differenze di set up  anche in casa Force India un pilota ha scelto un'asseto più carico rispetto al compagno, con Hulkenberg che grazie a questa scelta è riuscito a stare di poco davanti a Perez. 
Concludo con qualche veloce considerazione sul duo Red Bull Toro Rosso. Laddove conta la potenza del propulsore le motorizzate Renault faticano davvero tanto, in particolare la Red Bull che a causa di un livello di Cx troppo alto peggiora ancor di più la situazione. Non a caso la sorellina italiana, con livelli di downforce simili ma un'efficienza aerodinamica decisamente superiore è riuscita a stargli ampiamente  davanti, perdendo un pò di terreno solo nel terzo settore, dove gli sforzi di trazione Red Bull continuano a fare scuola. 





Per il momento è tutto mi scuso per il ritardo nella pubblicazione dell'articolo, cercherò di rifarmi nella terra dei cowboy, ciao !



GRAFICI SULLA GARA